ACEA: “MARINO FA MARCIA INDIETRO SU CDA, CHE NON SIA PER REGALARE NUOVE POLTRONE”

Circa un anno fa come Fdi-An abbiamo denunciato in completa solitudine che la richiesta da parte del sindaco di Roma di ridurre i membri del cda di Acea non era di sua competenza. Secondo noi si trattava di un provvedimento strumentale e segnalammo che se da una parte eravamo i primi a chiedere la riduzione dei compensi dei membri del Cda e di tutti i dirigenti di Acea, dall’altra ritenevamo fosse opportuno che òa decisione spettasse all’Assemblea Capitolina quale espressione diretta dei romani, tant’è che sollecitai anche il parere all’Avvocatura comunale, essendo l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo di Roma Capitale così come stabilito all’articolo 16 nello Statuto. Allora Marino se ne fregò, oggi però apprendiamo che il Consiglio di Amministrazione di Acea ha deliberato di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti la proposta di aumento del numero dei Consiglieri da sette a nove. In sostanza, Marino fa marcia indietro e ci conferma che le nostre osservazioni andavano nella giusta direzione, non vorremmo però che questo ‘ripensamento’ fosse un altro squallido modo per regalare nuove nomine e poltrone.

E’ inaccettabile che la città paghi decisioni scriteriate dei ‘Renzi boys’, così come è grave l’azienda bandisca gare per milioni di euro attivando procedure che permettono, di fatto, di partecipare solo alle coop del nord, ai grandi costruttori e ai gruppi stranieri mentre taglia fuori le aziende del Lazio che non hanno i requisiti per poter concorrere a tali gare.
A Marino lo dicemmo allora e glielo ricordiamo oggi: caro sindaco non si gioca d’azzardo con i soldi dei romani.

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