PARTECIPATE: “PIANO COLOMBAN È BLUFF, GRILLINI FANNO INFORNATE E CASALEGGIO ASSOCIATI CHIUDE AZIENDE”

L’audizione di Colomban in commissione Trasparenza fa venire i brividi, l’assessore alle Partecipate ci ha messo al corrente del progetto dei 5 Stelle circa il futuro delle società capitoline. Altro che ‘piano di riorganizzazione’, quello dei grillini è un piano bluff che prevede la chiusura di diverse aziende comunali, ‘ne rimarranno solo 10-12’ ha fatto sapere lo stesso Colomban, un conto infatti è razionalizzare e ottimizzare, ben altro è tagliare a casaccio e senza logica. Come Fdi non siamo contrari a prescinder sugli accorpamenti delle partecipate: pensiamo al settore della Cultura dove è possibile ridurre accorpando le società come prevedeva il programma di Giorgia Meloni, chiaramente salvaguardando i livelli occupazionali. Invece abbiamo ascoltato solo idee confuse, come nel caso di Roma Metropolitane dove la maggioranza pentastellata aveva messo in liquidazione l’azienda mentre oggi l’assessore ci viene a dire il contrario dopo aver gettato nel panico centinaia di dipendenti.

Parole in libertà quando si è parlato di Ama dove secondo l’assessore ‘ci sono 1.800 dipendenti inabili su un totale di 8 mila e in una società normale la percentuale di dipendenti inabili è del 2 per cento’, stigmatizzando ad esempio chi ha la 104 ma se Colomban ha prove fondate vada in Procura anziché fare superficiali illazioni. E sempre a proposito dei dipendenti, chi stabilisce chi siano i disonesti? Un discorso inammissibile perché i patentini di onestà o disonesta  li dà la magistratura e non certo i 5 Stelle. Peraltro, svaniscono anche le promesse sbandierate da Raggi e Muraro di tutelare la Multiservizi perché stamattina è stato messo in discussione anche questo visto che il Tar ha bocciato l’aggiudicazione della gara fatta dal Comune per l’aggiudicazione dei mini-lotti del global service e quindi circa 4000 lavoratori rischiano il posto di lavoro. La ricetta dei 5 Stelle è molto chiara: i grillini fanno infornate in Comune per assumere consulenti negli staff del sindaco e degli assessori mentre la Casaleggio Associati, di cui Colomban è il più fervido portavoce, pensa a chiudere le aziende capitoline e non tutela i lavoratori.

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