Grillini al cubo e l’incarico di Simioni all’Atac diventa triplo. Magicamente autonominatosi, infatti, il nuovo Ad non sarà solo amministratore e presidente del’azienda ma anche Direttore generale con uno stipendio complessivo di circa 240 mila euro l’anno, alla faccia della crisi debitoria della società e dei lavoratori che rischiano il posto di lavoro. La funzione di Simioni ‘uno e trino’, di indirizzo e gestionale contemporaneamente, è incompatibile pertanto come Fratelli d’Italia presenteremo un’interrogazione in Campidoglio ed esposti alla Procura e all’Anac. Peraltro, proprio sul ruolo del Dg l’Atac ha già pubblicato un bando e molti candidati hanno già inviato i propri curricula, è prevedibile quindi che si prevedono già dei ricorsi da parte degli interessati. I 5 Stelle hanno forse preferito andare in vacanza anziché fare un Consiglio straordinario sull’Atac, come da noi richiesto, per mettere le mani sulla municipalizzata dei trasporti? Su nomine e compensi dai grillini poltronite senza fondo.
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