COMUNE: “PUR DI FARE CASSA MARINO TRAMA VENDITA DI ADIR, SANA E IN ATTIVO”

Qualche giorno fa il sindaco di Roma ha precisato che Roma Capitale ha intenzione di abbandonare la partecipazione dell’Amministrazione da una serie di società non considerate strategiche, e  tra queste ‘Le Assicurazioni di Roma’, dichiarazioni che ci preoccupano molto visto che parliamo di una partecipata sana che ha chiuso l’ultimo bilancio (2013) con 4 milioni di euro di utile e si prevede per la chiusura del bilancio 2014 un utile di oltre 20 milioni di euro. Il sindaco probabilmente ignora che lo scioglimento o la vendita dell’azienda non può essere effettuata visto che l’IVASS (Istituto di Vigilanza) non potrebbe che porre ‘Le Assicurazioni di Roma’ in liquidazione, con alti costi e lunghissimi tempi per la chiusura della stessa.

Non solo, Marino vuole utilizzare lo scioglimento della società per portare il Campidoglio ad incamerare tra i 250 e i 300 milioni di euro, al netto del pagamento dei premi assicurativi. Altra strada impercorribile perché queste risorse costituiscono le riserve tecniche della partecipata per i sinistri denunciati e non ancora pagati ai danneggiati, e non un attivo da introitare come pensa il sindaco. Il Comune quindi potrebbe pagare costi ulteriori dando solo vantaggi ai privati e nel caso dei lavori stradali fu l’unica società che potè  assicurare. E’ evidente, quindi, che non ci sono i presupposti tecnici per uscire da Le Assicurazioni di Roma. La posizione del sindaco appare del tutto paradossale e conferma che Marino pur di fare cassa è pronto a tutto, dopo la svendita dei sampietrini, patrimonio storico e culturale della nostra città, trama anche l’alienazione di società sane e in attivo che dovrebbero, come in questo caso, vedere tra i propri soci altri enti locali come la Regione Lazio.

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