In questo scenario di porte girevoli targato 5 Stelle anche il nuovo Ad di Atac non poteva non spuntare dal cilindro della Casaleggio Associati. D’Altronde, grazie all’amicizia con l’assessore alle Partecipate, un piede in Campidoglio lo aveva già messo. Simioni, infatti, è ilCoordinatore del gruppo di lavoro sulle società comunali messo in piedi da Colomban, dal quale ci saremmo aspettati un piano di riorganizzazione che però fino ad oggi non è arrivato. Da quanto emerge anche dal sito di Roma Capitale il gruppo di lavoro ‘si riunisce almeno con periodicità settimanale, nelle sedi delle diverse aziende capitoline coinvolte’ ed è ‘stato istituito a seguito di un protocollo d’intesa tra Acea, Ama e Atac’. A fronte della nomina di Simioni ad Ad Atac ci chiediamo se siano seguite le dimissioni dello stesso come coordinatore del gruppo di lavoro sulle partecipate. In caso contrario ci troveremmo ad una situazione di controllore e controllato poco conciliabile con un ruolo così delicato per il rilancio dell’Atac e ovviamente non in sintonia con i criteri di trasparenza perseguiti, almeno a parole, dai grillini. Quesiti che porremo all’evidenza del Campidoglio attraverso un’interrogazione.
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