L’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato la smetta di fare i soliti annunci e proclami e garantisca la seconda dose del richiamo dei vaccini entro i tempi prestabiliti, soprattutto per i malati oncologici e le persone fragili. Ciò che sta accadendo in queste ore, anche per quanto riguarda le dosi di Astrazeneca, denota tutta la approssimazione con la quale questa giunta guidata da Zingaretti ha gestito fino a oggi l’intera pandemia. Le uniche cose che saranno ricordate di chi ha guidato il Lazio durante questa emergenza, saranno gli Spritz negazionisti dell’anno scorso del governatore e il posticipo di ben tre settimane per i richiami. In mezzo, come al solito, fuffa e demagogia. Tra l’altro non vi è alcuno studio scientifico che sostiene la scelta del rinvio della seconda dose, senza contare che i cittadini si erano organizzati per tempo. D’Amato chieda scusa quantomeno a chi, in queste ore, brancola nel buio non trovando risposte serie ed adeguate.
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