La notizia di un ulteriore depotenziamento dell’ospedale Sandro Pertini è stata oggetto della interrogazione fatta oggi all’assessore alla Sanità. Sarebbe infatti grave se l’importante nosocomio, che serve l’utenza molto numerosa dei quartieri del Tiburtino e di Montesacro, e dei due popolosi municipi III – IV, ma anche gli abitanti dei centri in espansione come Guidonia, dovesse subire altri tagli, dopo la soppressione di servizi importanti come il reparto di neurochirurgia, a seguito dell’accorpamento delle Asl Roma 2 e Roma 3, diventate l’elefantiaco polo sanitario Asl B. Operazione che non ha prodotto i benefici sperati, non nella riduzione dei costi, non nel miglioramento della qualità dell’offerta di servizi. Non ha convinto la risposta dell’assessore d’Amato sulla disponibilità dei reparti di neurochirurgia del Policlinico Tor Vergata e del Sant’Eugenio, molto distanti dal territorio del Pertini e già in sovraccarico di pazienti. Alla luce del perdurante commissariamento della Sanità Laziale, del blocco del turn over del personale, desta preoccupazione l’ammissione dell’assessore sulla forte debolezza dei servizi sanitari del quadrante Est di Roma. Così in un comunicato Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio.
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